L’onorevole maceratese primo firmatario della pdl che punta ad innovazione e sostenibilità dell’agricoltura del terzo millennio
Ancona, 23 aprile 2021 – La Lega pronta a dare risposte anche all’agricoltura 4.0: presentata una proposta di legge per la sperimentazione dell’impiego di droni: primo firmatario l’onorevole maceratese Tullio Patassini che ne ha illustrato oggi i contenuti insieme al capogruppo Lega in commissione Agricoltura onorevole Lorenzo Viviani, cofirmatario, nel corso di un webinar organizzato da Copagri cui è intervenuto anche l’assessore all’agricoltura e vicepresidente della Regione Mirco Carloni.
“È indispensabile che anche l’agricoltura si apra all’innovazione tecnologica per una sempre maggiore sostenibilità e l’agricoltura di precisione permette di ottimizzare la produzione agricola riducendo al minimo l’impatto ambientale e massimizzando quello del reddito – spiega l’onorevole Patassini – Consentendo l’uso di droni per irrorare fitofarmaci direttamente sulle colture, non solo diamo un segnale chiaro di attenzione all’ambiente e alla salute degli agricoltori e dei consumatori, ma colmiamo un vuoto normativo dettato dal mancato allineamento tra il legislatore europeo e la tecnologia”.
L’Europa, infatti, che ha previsto di ridurre l’uso dei pesticidi chimici del 50% e quello dei fertilizzanti del 20% entro il 2030, non ha ancora una legislazione adeguata ed ha chiesto agli stati membri di attivarsi con sperimentazioni. Indispensabile per la stesura della pdl la forte collaborazione con Andrea Passacantando della Copagri Macerata e la professoressa Pamela Lattanzi dell’Università di Macerata.
“Con i droni gli agricoltori risparmiano tempo e lavoro oltre a migliorare la qualità dell’ambiente, del prodotto finale e della loro stessa vita perché l’irrorazione del fitosanitario avviene direttamente sulla coltura evitando dispersione di prodotti nocivi – aggiunge Patassini – Non ha senso continuare ad impedirne l’uso in nome di una norma emanata quando c’erano a disposizione solo aerei ed elicotteri che, per l’impossibilità di agire a breve distanza, disperdono sostanze. La Lega, preso atto che il cropspraying con i droni è veloce e di grande precisione perché si limita ad irrorare esclusivamente la coltura, si è subito attivata perché innovazione e sostenibilità non siano solo uno slogan, ma un binomio per identificare l’agricoltura del terzo millennio”